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High Proof G&T con Roby Marton Gin

High Proof G&T con Roby Marton Gin

Gin: Roby Marton "High Proof"
Tonica: DandyDrink Classica
Guarnizione: Scorza d'Arancia e Bacca di Pimento


Un’altro Gin della prestigiosa linea firmata Roby Marton, una bottiglia che si vede poco in giro e che in pochi conoscono, o forse perché magari non l’avete mai notata nelle varie bottigliere dei locali, visto che è identica a quella della versione classica, non fosse altro che per quella dicitura sotto al logo: “HIGH PROOF”.
…E cosa vuoi che cambi solo con qualche grado in più? CAMBIA! fidatevi di me



•Roby Marton Gin High Proof mantiene le stesse 11 botaniche della versione classica, ovvero:
Bacche di Ginepro, bucce di agrumi, cannella, radice di liquirizia, semi di anice, pepe rosa, radice di rafano, zenzero, chiodi di garofano, pimento e cardamomo.
Anche il processo di produzione è lo stesso,
come primo passaggio viene distillato l’alcool con il ginepro, ottenendo la base del gin; nella seconda fase viene fatta, per circa il 10% del volume totale, un’infusione a freddo con tutte le altre botaniche (COLD COMPOUND)
Questo secondo processo è quello che rende davvero unici i gin firmati Roby Marton.
L’unica differenza dalla versione classica è la gradazione alcolica più elevata, quegli 8,5 gradi in più permettono di poter assaporare al meglio tutte le sfumature di questo prodotto, rendendo l’esperienza gustativa ancora più completa.

•Ma perché non è stato creato un Navy Strenght? (vi ricordo che si possono chiamare così tutti quei gin con un grado alcolico maggiore o uguale a 57). Semplicemente perchè, secondo Roby Marton, quella gradazione avrebbe ucciso alcuni sentori del suo gin, quindi dopo svariate prove ha ottenuto il risultato che cercava alla gradazione alcolica di 55,5 % Vol.

•Il risultato è un gin ancor più complesso della versione classica, ben strutturato e secco, con sentori preponderanti di ginepro, liquirizia e zenzero, seguito da delicate note agrumate.
Elegante, raffinato e deciso.
Ottimo accompagnato con la tonica, ma anche con la ginger beer nel celebre “Italian Mule”.