Gin: Argintum
Tonica: DandyDrink Classica
Guarnizione: Nessuna
Il mare d’inverno è uno spettacolo per pochi: onde alte e spiagge silenziose, colori argentei, brezze tanto fredde quanto profumate. Questo è il mondo che ispira la nuova Special Edition di ArGINtum 925, Mediterranean Gin prodotto da Simone Alocci, Bar Manager dello Sparkling2004 di Porto Santo Stefano.
Si chiama ArGINtum Mare d’Inverno ed è una edizione limitatissima da sole 100 bottiglie, per veri intenditori ed appassionati.
Un Gin che prende ispirazione dall’antica tradizione del trasporto marittimo nel conservare e spedire i distillati in barili di legno già nel XVIII secolo, Ciò accadeva già con il rum, ma fu significativo il fatto che, se ai marinai era riservata una dose quotidiana di quest’ultimo, gli ufficiali dimostravano una maggiore preferenza per il più raffinato Gin (d’altronde tutti dovevano scaldarsi nelle fredde notti durante i viaggi in mare).
Il gusto delle solite botaniche della versione classica di Argintum 925: Ginepro, rosmarino, salvia, agrumi (limone e cedro), coriandolo, angelica e mirto.
Stavolta raffinate però dal legno, più precisamente un affinamento in botti di rovere precedentemente utilizzate per il brandy Humilem,che gli conferisce profumi più intensi e note marcatamente più complesse sul profilo aromatico. Sfumature che lo rendono un prodotto sicuramente più morbido, caldo e quindi invernale rispetto alla versione classica, molto fresca ed estiva, così da godersi l’Argentario tutto l’anno.
Per questa nuova referenza si passa ad una bottiglia più marinaresca, di vetro verde scuro, e a un’etichetta ispirata alle vecchie mappe nautiche, realizzata dal giovane artista campano Alfredo del Bene, in arte TheAnimismus.
Ottimo bevuto liscio e perfetto in un Hanky-Panky o in un Martinez, ma anche in drink più citrici come un classico Gimlet. Potete utilizzarlo in sostituzione di un Whisky twistando magari un Old Fashioned o, perché no, pure in un classico Highball con Ginger Ale e qualche dash di bitter. Le rotte sono tante, bisogna soltanto capire le dinamiche del viaggio e delle avversità del mare.