Gin: Gin di Puglia
Tonica: DandyDrink Classica
Guarnizione: Foglia di Ulivo
La Puglia dei borghi, delle distese di grano e degli uliveti verdeggianti. Nel piccolo ma suggestivo borgo di Troia, in provincia di Foggia, è stato concepito Gin di Puglia, prodotto dalla miscela di botaniche e olio extra vergine di oliva per omaggiare l'essenza più profonda della terra pugliese. Un distillato dal carattere deciso, autentico e orgogliosamente unico.
•Gin di Puglia è il frutto del lavoro di ricerca, sperimentazione e miscelazione di tre soci e amici che hanno voluto omaggiare e raccontare la Puglia proprio attraverso un distillato: Ettore, chef appassionato di vino, di treni e di Gin nonché ideatore della ricetta segreta; Pellegrino, caparbio agrotecnico innamorato della terra; Valentina, barlady e sommelier.
~
•Gin di Puglia è un Dry Gin prodotto in piccoli lotti e imbottigliato a mano. La base alcolica è costituita dal distillato di grano biologico in cui vengono lasciate poi in infusione le erbe aromatiche. Le botaniche (ginepro, coriandolo, radici di liquirizia e foglie di ulivo) vengono messe in infusione nel distillato base e seguono un processo di ulteriore distillazione che preserva aromi e profumi. Infine si procede a un'ultima distillazione, quella che rende unico questo prodotto, con olio extra vergine di oliva in infusione. La scelta degli ingredienti è precisa, finalizzata a elevati standard di qualità, rigorosamente di origine biologica: questo è uno dei punti forza del Gin, dalla terra alla distilleria.
~
Al naso è molto profumato, ricorda l'odore delle olive appena spremute, il pane e pomodoro condito con quel filo d’olio a crudo che ci piace tanto. È aromatico, come ci si aspetta dalle note di ginepro e liquirizia.
In bocca sorprende con note forti ma perfettamente bilanciate, profondamente balsamico e secco, la sua beva si presta anche a una degustazione liscia e a interessanti abbinamenti col cibo.Il finale è lungo e molto persistente, ma anche molto pericoloso perché ti invoglia a volerne sempre un altro po’.